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Ferro basso nei bambini: cause e rimedi

Il ferro è un nutriente molto importante per supportare la crescita dei bambini. In normali condizioni di salute, una dieta con alimenti ricchi di ferro è sufficiente a garantire normali livelli di tale nutriente nell’organismo. In alcuni casi, però, gli esami del sangue possono rivelare livelli di ferro basso. Scopriamo insieme quali sono le cause del ferro basso nei bambini e quali i rimedi per ristabilire i normali livelli di ferro nell’organismo. 

Livelli di ferro basso nei bambini: quali sono le cause?

La crescita e lo sviluppo dell’organismo durante l’infanzia e l’adolescenza richiedono un aumentato fabbisogno organico di ferro. Il ferro interviene in numerose funzioni metaboliche che regolano l’accrescimento del corpo, lo sviluppo del sistema immunitario e la normale funzione cognitiva. Il ferro, inoltre, è indispensabile per la formazione dell’emoglobina e della mioglobina, proteine che permettono il trasporto dell’ossigeno molecolare rispettivamente nel sangue e nei muscoli. 

L’aumentato fabbisogno organico di ferro nei bambini, se non supportato da un’alimentazione in grado di fornire le giuste quantità giornaliere di tale nutriente, può condurre a una carenza di ferro. Quando siamo in presenza di una carenza, le analisi della sideremia, della transferrinemia e della ferritinemia rivelano valori di ferro basso nel sangue. Essendo un componente fondamentale della struttura del gruppo eme dell’emoglobina, il ferro basso nel sangue è spesso correlato a valori di emoglobina bassa.

Le cause del ferro basso nei bambini sono:

  1. Scarso apporto di ferro con la dieta, spesso per via di un’alimentazione scorretta. 
  2. Condizioni fisiologiche che richiedono un aumentato fabbisogno di ferro: la crescita rapida nei primi anni di vita richiede una quantità maggiore di ferro rispetto all’età adulta. Pertanto le carenze di ferro per cause fisiologiche hanno una maggiore incidenza tra i bambini e gli adolescenti. Nel caso delle ragazze, altro fattore che può determinare un deficit di ferro è il ciclo mestruale, specie se caratterizzato da perdite di sangue abbondanti.
  3. Patologie infiammatorie del tratto gastrointestinale (es. morbo di Crohn) o carenze enzimatiche della mucosa intestinale (es. carenza di citocromo duodenale B, che permette di ridurre il ferro trivalente (Fe3+) a ferro bivalente (Fe2+) favorendone l’assorbimento). Anche infezioni batteriche o virali a carico dell’intestino possono diminuire l’assorbimento del ferro.
  4. La maggior parte del ferro presente alla nascita è quello che il bambino ha assorbito attraverso la placenta negli ultimi tre mesi di gravidanza. Nei bambini nati prematuri, quindi, il ferro basso è causato da un ridotto deposito prenatale di ferro. Anche una carenza di ferro nella madre durante la gravidanza può determinare un ridotto deposito di ferro nel neonato.

Quali sono i sintomi del ferro basso nei bambini?

I sintomi del ferro basso nei bambini sono i classici sintomi della carenza di ferro:

  • Stanchezza generalizzata e astenia;
  • Mal di testa, cefalea e irritabilità;
  • Pelle e mucose di colore pallido;
  • Disturbi del sonno;
  • Disturbi della respirazione e fiato corto anche a riposo;
  • Tachicardia;
  • Difficoltà nella concentrazione;
  • Rallentamento della crescita (in caso di carenze di ferro importanti e prolungate nel tempo);

In alcuni casi il ferro basso nei bambini può anche non manifestare alcun sintomo. Una carenza di ferro lieve o che se si è instaurata molto lentamente è diagnosticabile solo attraverso gli esami del sangue prescritti dal pediatra. 

Quali sono i rimedi per contrastare il ferro basso nei bambini?

In condizione di salute normali, i rimedi per contrastare il ferro basso nei bambini e ripristinarne i normali livelli nell’organismo sono:

  • una dieta varia ed equilibrata che comprende alimenti ricchi di ferro. Tra gli alimenti ricchi di ferro ricordiamo che quelli di origine animale (carne, fegato, milza, pesce) contengono ferro eme, una forma del ferro più facilmente assimilabile dal nostro organismo. Gli alimenti di origine vegetale (verdura a foglia verde, legumi, cereali), invece, contengono ferro non eme, che viene assimilato più lentamente dall’organismo. Gli alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, ananas, kiwi) facilitano l’assorbimento del ferro introdotto con l’alimentazione.
  • quando la dieta da sola non è sufficiente a garantire il corretto apporto di ferro all’organismo, il pediatra può consigliare anche l’integrazione del ferro attraverso alcuni complementi alimentari in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’organismo. 

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